La missione è complicata. Organizzare una cena per un sacco di persone cercando di non scontentare nessuno. E' talmente difficile che decido di adottare una strategia a sorpresa:questa volta scontenterò tutti! Oramai ho deciso, quindi invio un sms in cui indico l'orario ed il luogo del ritrovo: un ristorante cinese! Come mi aspettavo scatta il panico. Ricevo messaggi di amici straziati, telefonate di fuoco e quant'altro. Le parole sono sempre le stesse e nascono dalla convinzione che i ristoranti cinesi siano posti orribili in cui si mangia pessimamente. Difficile ribattere. Tutti noi abbiamo trascorso penose nottate a combattere strenuamente con terribili pietanze orientali che non ne volevano sapere di arrendersi alle regole della digestione. Gelido rispondo a tutti allo stesso modo: "Ho già prenotato. Il programma non cambia". Mi godo la situazione. Tutto è andato esattamente come immaginavo.
Ora il ristorante Grande Muraglia non è
esattamente un locale per coppiette.Si nasconde tra le verdi colonne della
Banca San Paolo di corso Emilia e passandoci in macchina è facile non vederlo.
Balza invece all'occhio il gran numero di energumeni dalla faccia truce che
spesso bighellonano da quelle parti. Ovviamente l'impulso di accelerare e
fuggire sgasando è molto forte. Da fuori poche decorazioni in tema e qualche
scritta ci fanno capire che si tratta di un ristorante cinese, ma appena si
entra all'interno si resta sorpresi. Quasi tutti i clienti sono orientali e
consumano piatti che raramente abbiamo visto in vita nostra. Conosco questo
locale grazie al consiglio del mio complice Pinocchio, che deve il suo
soprannome proprio ad una ragazza orientale (e forse al suo naso extra
large).Pinocchio ama follemente l'Asia e da anni studia con una passione
invidiabile la lingua cinese. E' stato lui ad avere scovato questo posto ed ad
avermelo fatto conoscere.
Gli amici arrivano trascinandosi
controvoglia e i saluti sono meno calorosi del solito. Seduti al tavolo
tutti sprofondano nella lettura del menù, scoprendo con disappunto che alcuni
di questi sono interamente in cinese. Rido sotto i baffi fingendomi sorpreso.
Questo è uno dei ristorante dove i membri della comunità cinese si ritrovano. I
clienti italiani sono benvenuti, ma non sempre previsti. Comunque sia la
scelta è difficile anche per chi ha ottenuto un menù tradotto nella nostra
lingua. I piatti sono quelli tradizionali della cucina del sud della Cina ed il
famoso Riso alla Cantonese non è nemmeno contemplato. Arriva la cameriera
e viene subito da me. Ci conosciamo da tempo e sa bene che sono sempre
interessato ai suoi consigli. Oggi mi sento cattivissimo ed approfittando della
situazione decido di ordinare per tutti. Conosco alcuni piatti speciali che
possono fare contenti anche palati non avvezzi ai sapori orientali e ne
richiedo un gran numero. Gli amici che tenevano le dita schiacciate tra le
pagine del menù in modo da rintracciare ciò che avevano scelto, sbiancano
vedendo la bella figlia dell'Oriente allontanarsi dal nostro tavolo e iniziano
a guardarmi in cagnesco.
Lo scherzo finisce qui. Ora iniziamo a
fare sul serio.
Come dicevo ho cenato molte volte al
Ristorante Grande Muraglia e ne sono sempre rimasto soddisfatto. Curioso come
sono, volevo sapere se quelli fossero veramente i piatti ed i sapori originali,
quindi ho invitato in varie riprese alcune amiche originarie di Taiwan. Una in
particolare si è commossa nel mezzo della cena dicendo: "Questi sono
piatti difficili da trovare persino a casa mia". Probabilmente
anch'io avrei le lacrime agli occhi se mi ritrovassi a mangiare tagliolini al
tartufo d'Alba in un localino dello Zhejiang...
Ma ora torniamo alla nostra cena. Per
motivi filologici forse avrei dovuto ordinare the verde per tutti, in
modo da accompagnare elegantemente i sapori, ma visto che era palpabile il
rischio del linciaggio, ordiniamo birra per tutti. Birra cinese ovviamente,
così salviamo le apparenze. L’arrivo dell’anatra arrosto rasserena gli animi
più cupi. Alcuni si lamentano perchè è un po' freddina. In effetti un passaggio
sui fornelli avrebbe certamente giovato, ma il sapore è davvero squisito e ne
mangio una quantità pantagruelica. Arriva il granchio cucinato in maniera
spettacolare. Alcuni lo guardano con sospetto e forse anche con paura. Non
Grillo Parlante che ama giocare soprattuto quando il gioco si è fatto duro.
Ultimo di una stirpe di lupi di mari, non si lascia minimamente spaventare
dall'aspetto orribile della creatura degli abissi e la divora con gusto
notevole. Me ne accorgo appena in tempo per salvare dalle sue fauci una piccola
porzione che mi godo trionfante.
E' la volta dei raviolini brasati che
conquistano tutti. I piatti si riempiono con una velocità sorprendente e
altrettanto rapidamente tornano a svuotarsi. Il successo è talmente travolgente
che ne ordino ancora parecchie porzioni. Ecco arrivare i rinforzi quando viene
servito il riso all'erba cipollina. Le timidezze ormai sono state superate e i
vassoi sono ripuliti in tempi davvero minimi. Alcuni sfiniti da questo
turbinio di delizie, si allontana dal tavolo per concedersi una sigaretta
davanti all'entrata del ristorante. Uno sbaglio terribile. Appena la porta si
chiude, arrivano al tavolo le striscie di carne alla soia, uno dei piatti forti
del locale. Anch'io casco nell'errore e riesco a gustare questa delizia solo
grazie al buon cuore di una preziosa amica che ne ha messo in salvo una piccola
porzione.
Siamo arrivati ai dolci. La cameriera ci
invita ad assaggiare gli occhi di drago, frutti pregiati e rari che difficilmente
si possono trovare freschi e saporiti come in questo caso. Ricordano il
lycis, ma il sapore risulta ancora più ricco. Veramente deliziosi. Viene anche
proposto il dolce di patata viola. Immagino si tratti di un tubero dolce, come
la patata americana, ma non capisco perchè venga detta viola. Poco dopo scopro
con sorpresa che il colore è davvero di un viola acceso, ed il sapore è assolutaemente delizioso. Siamo stati fortunati, alcuni di questi piatti sono difficili da
trovare, ma il giorno dopo è atteso a pranzo l'Ambrasciatore cinese e quindi
abbiamo avuto la fortuna di assaggiare delle vere leccornie per palati
esigenti.
Dopo i caffè, le grappe, le sambuche e
persino alcuni sakè, arriva il conto che vi assicuro essere stato davvero molto
contenuto. Una attenta amica che inizialmente mi aveva tempestato di domande
sulla qualità del cibo e sul sapore di certi piatti particolarmente esotici, mi
sussurra con voce soddisfatta: "Abbiamo mangiato davvero bene".
“Certamente. Avevi forse dei
dubbi?”.
Ristorante Grande Muraglia
Corso Emilia, 2
10152 - Torino (TO)
10152 - Torino (TO)
tel: 011.5539420